I risultati

Tyrebirth ha ideato e realizzato un processo “full green”, perfettamente inserito nelle logiche dell’economia circolare, che non genera sottoprodotti inquinanti e rende ecologicamente sostenibile lo smaltimento degli pneumatici.

Il processo Tyrebirth con riscaldamento a microonde, totalmente innovativo e unico nel suo genere, permette di trasformare gli pneumatici fuori uso in nuovi prodotti da immettere sul mercato.

I materiali prodotti

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Tyrebirth ha realizzato un nuovo processo di riciclo ad altissimo rendimento che permette la creazione di nuovi prodotti di alta qualità attraverso l’utilizzo degli pneumatici fuori uso.

Tutti i prodotti che si ottengono con questo processo possono essere direttamente commercializzati e non necessitano di ulteriori trattamenti, se non per specifiche richieste di packaging da parte del potenziale acquirente.

Attraverso il processo Tyrebirth si ottengono prodotti solidi, liquidi e gassosi:

  1. Solido - carbon black circa 40% della produzione, di altissima qualità, secco, non inquinato e con caratteristiche qualitative vicino al 95% dei valori di carbon black vergine.
  2. Solido - acciaio armonico, circa 10% della produzione. Prodotto con forte richiesta sul mercato.
  3. Liquido - olio combustibile BTZ a basso tenore di zolfo (< 1%) circa 35% della produzione. Prodotto utilizzabile come gasolio navale.
  4. Gassoso - miscela di Gas GPL e idrogeno, circa 15% della produzione, utilizzato per produrre in cogenerazione il 70% del fabbisogno di Energia Elettrica.

L’acciaio viene facilmente separato e conferito ad un’acciaieria per il suo reimpiego.

Il carbon black può essere direttamente riutilizzato per la produzione di nuovi pneumatici, composti al 40% di carbon black. Il 72% del carbon black prodotto a livello mondiale è utilizzato per la produzione degli pneumatici. Pertanto questo prodotto ha un elevato valore economico. Il carbon black è inoltre utilizzato in molti altri processi produttivi: come pigmento per la produzione di materie plastiche, come pigmento per la stampa tessile, per i toner, ecc. Il carbon black prodotto con il processo Tyrebirth raggiunge livelli qualitativi molto elevati, come ampiamente confermato da diversi laboratori e utilizzatori. L’utilizzo del recycled carbon black (rCB) Tyrebirth in compound per la produzione di guarnizioni di alta resistenza ha dimostrato livelli di resistenza alla rottura pari a quelli ottenuti con carbon black vergine. Tutti gli altri rCB provenienti da pirolisi termica hanno dato valori notevolmente inferiori.

Il prodotto liquido è un gasolio marino a basso tenore di zolfo e può essere utilizzato nei motori diesel delle navi, negli impianti termici per la produzione di energia elettrica e in altri impianti specifici che usano questo tipo di combustibile. Può essere venduto anche ad una raffineria che, dopo un trattamento di idro-desolforazione, lo può utilizzare come carburante per motori diesel di altri mezzi di trasporto.

Il prodotto gassoso ha un elevato potere calorifico poiché contiene solamente idrogeno e idrocarburo basso bollente, quale metano, etano, propano, ecc. Nel progetto è prevista la sua utilizzazione per l’auto-generazione dell’energia elettrica richiesta dall’impianto stesso. Il bilancio energetico varia in base al numero di camere pirolitiche, ma il gas prodotto garantisce, in ogni caso, una copertura non inferiore al 70% del fabbisogno energetico.

I vantaggi ecologici

L’impianto Tyrebirth si propone come prima soluzione tecnologica in grado di realizzare il riciclo degli pneumatici in regime di economia circolare.

Il processo Tyrebirth con riscaldamento a microonde è un processo “full green” ad impatto ambientale zero ed ha grandi vantaggi ecologici rispetto ai processi di pirolisi classica.

Il processo avviene in ambiente inerte e quindi non vi è alcuna combustione. Questo garantisce maggiore qualità dei prodotti ottenuti e, come detto, un minore impatto ambientale perché non si ha la formazione di sottoprodotti da smaltire. Al contrario nei processi di pirolisi classica con combustione, in base alle diverse tecniche utilizzate per il riscaldamento, si ha la parziale trasformazione degli pneumatici in anidride carbonica e la formazione di un sottoprodotto solido da smaltire in discarica oppure la formazione di anidride carbonica e di anidride solforosa, che sono altamente inquinanti.

L’impianto progettato realizza un processo tecnologicamente disruptivo, poiché fino ad oggi non esisteva, su scala industriale, un impianto di pirolisi per il trattamento di PFU con riscaldamento a microonde.

E’ bene ricordare che lo smaltimento degli pneumatici è un problema ecologico di notevoli dimensioni a livello mondiale. Solo in Europa vengono sostituiti quasi 400 milioni di pneumatici ogni anno. Questi pneumatici, per la loro natura, non possono essere smaltiti nelle discariche, ma vengono triturati ed utilizzati come polverino o granuli, oppure, in alcuni paesi, vengono inceneriti producendo una importante massa di fumi tossici.